Con 239 voti favorevoli su 239, si è conclusa positivamente la votazione alla Camera dei Deputati del Disegno di Legge relativo al nuovo Accordo sulla tassazione dei lavoratori frontalieri.

Accolte in via definitiva le richieste del sindacato, ovvero:

  • aumento della franchigia a 10'000 €;
  • non imponibilità degli assegni familiari svizzeri;
  • piena deducibilità dei contributi sociali versati in Svizzera (compresi quelli per i prepensionamenti di categoria);
  • impegno a riformare l’indennità di disoccupazione NASPI per i frontalieri che perdono il lavoro (rendite mensili più elevate per i primi tre mesi).

Inoltre gli attuali “frontalieri fiscali” (ovvero i lavoratori che vivono nei Comuni di confine e hanno il rientro giornaliero) manterranno a vita la tassazione esclusiva del reddito in Svizzera.

La Camera ha anche accolto l’emendamento voluto dal Governo che prevede la cancellazione della Svizzera dalla black list e il ripristino del telelavoro per i frontalieri fiscali senza impatti tributari (nel limite del 40% del tempo di lavoro).

La disposizione sul telelavoro sarà retroattiva al 1° febbraio 2023 e resterà valida solo fino al 30 giugno 2023. Per dare stabilità al provvedimento dopo quella data sarà necessario che il Governo italiano sottoscriva un apposito nuovo Accordo amichevole con la Svizzera.

A tale scopo la Camera dei Deputati ha anche approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il Governo in tal senso.

Lo stesso ordine del giorno chiede anche al Governo di chiarire al più presto se il termine temporale per divenire “vecchi frontalieri” sarà la data di entrata in vigore formale dell’Accordo (ratifica e scambio delle lettere protocollari tra i due Stati) o la sua effettiva applicazione (1° gennaio 2024).

A fronte dell’emendamento sul telelavoro, il testo del DDL dovrà ora tornare in Senato per l’approvazione definitiva.

Per maggiori informazioni potete consultare le schede di approfondimento che trovate qui di seguito.
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Vi daremo ulteriori novità non appena possibile.