Un’ampia alleanza deposita le firme contro l’innalzamento dell’età di pensionamento.
L’alleanza referendaria ha consegnato oggi, venerdì 25 marzo, alla Cancelleria federale più di 150’000 firme contro la riforma AVS 21. Grazie ad un’eccezionale mobilitazione, è riuscita a raccogliere prima del termine tre volte le firme necessarie! Questa ampia alleanza può quindi lanciare un segnale forte contro un progetto di smantellamento che mira a risparmiare circa 10 miliardi di franchi sulle spalle delle donne.
Le donne subiscono già ora una perdita di rendita di circa un terzo rispetto agli uomini. Per questo è totalmente inaccettabile peggiorare ancor di più la loro situazione al pensionamento. Ma questo non è l’unico problema: AVS 21 è la prima tappa di un piano di lungo respiro che mira a smantellare la previdenza vecchiaia. L’idea è questa: aumentare per tutti l’età di pensionamento almeno a 66 anni. Anche nel secondo pilastro è previsto un progetto di riduzione delle prestazioni pensato soprattutto nell’interesse delle persone che guadagnano di più e favorevole alle banche e alle assicurazioni.
In altre parole: si dovrà lavorare di più per una rendita più bassa. La banche e le assicurazioni hanno tutto l’interesse ad indebolire l’AVS, sulla quale non guadagnano, e a sviluppare invece la previdenza privata, molto più lucrativa. Ma la stragrande maggioranza delle persone che lavorano beneficiano di un’AVS forte, non di un 3° pilastro, troppo costoso. Una ragione in più per fermare ora questo progetto con un secco NO ad AVS 21.
Un finanziamento solido dell’AVS, per esempio facendo capo agli utili della Banca nazionale, è essenziale per scongiurare l’aumento dell’età di pensionamento.
Il grande successo di questa raccolta firme è un forte segnale del sostegno di cui questo referendum gode.