Coronavirus e lavoro ridotto: OCST scrive alla Seco
Venerdì 28 febbraio, dopo aver ricevuto numerose sollecitazioni, il sindacato OCST ha deciso di scrivere alla Segreteria di stato dell'economia (SECO).
Venerdì 28 febbraio, dopo aver ricevuto numerose sollecitazioni, il sindacato OCST ha deciso di scrivere alla Segreteria di stato dell'economia (SECO).
Una delegazione del Parlamento formata da Giorgio Fonio (PPD), Marco Noi (Verdi), Stefano Tonini (Lega dei Ticinesi) e Gianluca Chioni (Capoufficio Ispettorato del Lavoro) si è recata oggi martedì 21 gennaio 2020 a Berna per sostenere davanti alla Commissione Economia e dei Tributi (CET)
Anche OCST raccomanda di sostenere l’iniziativa “Più abitazioni a prezzi accessibili”, posta in votazione il 9 febbraio 2020.
Il nostro sindacato ritiene che la firma del rapporto sul salario minimo, sottoscritto oggi, sia un primo importante passo avanti.
Il Comitato direttivo dell’OCST, riunitosi martedì 12 novembre, esprime pieno appoggio ai dipendenti di LASA e sostiene con convinzione gli investimenti previsti per rilanciare l’aeroporto.
Il comitato promotore dell’iniziativa sul congedo paternità ha deciso ieri mercoledì 2 ottobre il ritiro condizionato. Se non verrà indetto un referendum contro questa decisione, la Svizzera avrà presto un congedo paternità. Questo successo è dovuto in particolare al lavoro effettuato nel corso di più di un decennio da Travail.Suisse, l’organizzazione sindacale indipendente dei lavoratori e delle lavoratrici, e dalle sue federazioni, tra cui l’OCST.
Due settimane di congedo paternità non è molto. È un compromesso tra il giorno concesso oggi e le quattro settimane richieste dall’iniziativa sul congedo paternità. Ma è un primo passo nella direzione di una politica familiare moderna per la quale Travail.Suisse e le sue federazioni, tra cui l’OCST, si impegnano.
Sono più di dieci anni che le federazioni di Travail.Suisse lavorano affinché, attraverso i contratti collettivi di lavoro (CCL), i padri ottengano più di un giorno di congedo paternità. Tuttavia oggi, se non si è sottomessi ad un CCL, si ottiene solo un giorno di congedo.
Grazie alla discussione sul congedo paternità, molti imprenditori e manager hanno preso coscienza che anche i padri vogliono rivendicare i loro diritti e giocare un ruolo centrale nella famiglia. L’iniziativa ha provocato una discussione nella società che non si fermerà. È un progresso. Con il ritiro condizionato dell’iniziativa, il comitato permette l’entrata in vigore più rapida e sicura possibile delle due settimane di congedo paternità. “Il nostro sondaggio ha mostrato che l’83% dei cittadini e delle cittadine sostiene il congedo paternità. Parto dal principio che nessuno attaccherà con un referendum le due settimane ottenute”, indica Adrian Wüthrich, presidente di Travail.Suisse e dell’associazione “Il congedo paternità subito!” e consigliere nazionale.
L’OCST continuerà ad impegnarsi con Travail.Suisse affinché, i congedi paternità accordati dalle aziende su base volontaria vengano aggiunti alle due settimane di congedo paternità legale e pagato, anziché sostituiti. Attraverso il partenariato sociale, bisogna raggiungere l’obiettivo di uno sviluppo supplementare, verso la concessione di un congedo paternità di quattro settimane per il maggior numero possibile di padri. Travail.Suisse darà inoltre il suo appoggio per dare ulteriore slancio all’idea di congedo parentale.
Renato Ricciardi ha dichiarato che l’introduzione di un congedo paternità di due settimane è un provvedimento importante: un primo passo che porterà il sindacato a sostenere l’iniziativa per un congedo parentale che, ha sottolineato, non dovrà in alcun modo penalizzare o limitare l’attuale congedo maternità.
Intervista a Renato Ricciardi
La posizione dell'OCST sull'approvazione, giovedì 20 giugno, da parte del Consiglio degli Stati, del controprogetto all'iniziativa "Per un congedo paternità ragionevole - a favore di tutta la famiglia".