Nelle scorse settimane diversi articoli hanno trattato di alcune problematiche che affliggono l’istituto scolastico CPT di Mendrisio e la notifica di una decisione di prospettata disdetta ad un docente attivo da trentacinque anni, il quale era stato inoltre sospeso dal servizio con effetto immediato senza valide motivazioni.
L’OCST accoglie con estrema soddisfazione la decisione datata 13 agosto 2024 del Tribunale cantonale amministrativo che ha disposto l’annullamento della sospensione dal servizio decisa dal Consiglio di Stato, riabilitando inoltre il buon nome del docente e la sua seria professionalità e dedizione all’insegnamento.
Facendo un breve passo indietro, l’OCST è al fianco del docente interessato da febbraio dello scorso anno, momento in cui era stata avviata una sommaria procedura a suo carico, scaturita in un ammonimento che il nostro Sindacato ha già impugnato e per il quale è ancora pendente un ricorso al Tribunale cantonale amministrativo.
Nonostante non sia ancora arrivata una decisione in merito al ricorso relativo alla contestazione dell’ammonimento, lo scorso 5 giugno il Consiglio di Stato ha nuovamente preso una posizione dura nei confronti del docente, prospettando la misura di licenziamento e disponendo una sospensione immediata del servizio, impedendo allo stesso di poter concludere l’anno scolastico e salutare i propri allievi.
Anche in quel triste momento l’OCST ha manifestato il proprio impegno e supporto nei confronti del docente coinvolto, dando mandato all’Avv. Stefano Fornara per impugnare il provvedimento in tutte le sedi previste.
La prima vittoria è stata raggiunta e il Tribunale cantonale amministrativo ha annullato la sospensione non lesinando critiche al Consiglio di Stato e all’autorità di prime cure, evidenziando che non annullare la decisione di sospensione equivarrebbe a incentivare l’autorità a violare sistematicamente il diritto di difesa del docente.
In tal senso, segnaliamo che al docente non è stata data la possibilità di potersi esprimere in merito alle accuse mosse dal DECS e il Tribunale cantonale amministrativo ha stigmatizzato un simile modo di procedere.
Basti pensare che alla richiesta dell’OCST di partecipare ad un incontro con i funzionari incaricati del DECS, per il quale era stata fatta inoltre domanda di posticipo della data, il Consiglio di Stato ha risposto con la già citata decisione del 5 giugno 2024, privando il docente del suo diritto di essere sentito, diritto peraltro garantito anche dalla nostra Costituzione.
La sfida che attende il docente non si è ancora conclusa, un primo risultato importante è stato raggiunto, ma ad oggi il Consiglio di Stato non ha ancora ritirato la propria decisione di prospettato licenziamento.
Anzi, giovedì 22 agosto si è svolta l’udienza presso la Commissione conciliativa dei dipendenti dello Stato relativamente alla decisione di prospettata disdetta. La conciliazione non ha purtroppo avuto esito positivo. OCST attende ora una decisione da parte del Consiglio di Stato.
L’OCST continuerà a dare pieno sostegno al docente e al CPT di Mendrisio fino a quando la procedura a suo carico non verrà integralmente stralciata e coglie inoltre l’occasione per complimentarsi con l’Avv. Stefano Fornara per l’ottimo lavoro svolto.