Il previsto passaggio del Cardiocentro sotto la gestione dell’Ente Ospedaliero Cantonale, con effetto dal 2021, sta suscitando un ampio dibattito nel nostro Cantone con varie posizioni che si stanno radicalizzando tra sostenitori della via autonoma e quelli del rispetto dell’accordo sottoscritto vent’anni fa.
Il dibattito che si sta allargando a vari componenti della nostra società, comprese le forze politiche e regionali, sta pure assumendo toni pesanti. Il personale operante al Cardiocentro non sta vivendo sicuramente con tranquillità questo momento. L’incertezza sul futuro non troppo lontano è presente e questo aspetto non giova evidentemente ad aver un clima tranquillo e positivo, presupposto importante anche per garantire una buona qualità delle prestazioni.
L’OCST ha voluto incontrare il personale ed ha raccolto queste preoccupazioni legate come evidenziato in precedenza all’incertezza per il proprio futuro occupazionale, ma anche al desiderio di mantenere l’identità professionale costruita in vent’anni di attività presso il Cardiocentro nonché il livello di eccellenza medica raggiunto e ampiamente riconosciuto.
L’OCST lancia quindi un appello alle parti in causa; Fondazione Cardiocentro, Ente Ospedaliero Cantonale e Consiglio di Stato (che è stato chiamato a fare un’opera di mediazione), affinché si possa giungere in tempi brevi trovare un accordo e definire il futuro del Cardiocentro dal 2021. Questo per permettere anche di gestire gli eventuali cambiamenti con una tempistica sufficientemente ampia e per ridare tranquillità al personale attualmente occupato presso la struttura ospedaliera.