La situazione nel nostro Cantone, in merito alla trasmissione del virus COVID-19, è in continua evoluzione, con conseguenze rilevanti sul nostro sistema sanitario. Gli Ospedali sono sempre più sollecitati e il Capo della Divisione delle malattie trasmissibili, Daniel Koch, di recente ha dichiarato che nei prossimi giorni le cure intense del nostro Cantone rischiano di essere sovraccariche.
A causa di questa situazione eccezionale, il personale attivo nell’ambito sanitario è confrontato con delle condizioni straordinarie e di difficile gestione.
Per evitare il collasso degli Enti di cura e avere sufficiente forza lavoro alfine di garantire a tutti le cure, gli Ospedali hanno preso delle misure che vanno ad incidere sulla vita privata del personale impiegato causando loro, di riflesso, degli oneri aggiuntivi. È doveroso precisare che le misure messe in campo in questo difficile momento sono condivise e non sono messe in discussione.
Il personale sanitario però non è il solo a cui, a causa di questa situazione straordinaria, viene chiesto di sostenere un carico di lavoro supplementare. Vi sono infatti altre categorie professionali che vivono una condizione analoga, ad esempio le forze dell’ordine, i medici di famiglia, il personale delle case anziani e dei servizi di assistenza e cura a domicilio, e altri ancora.
Tutte queste figure professionali oltre a dover aumentare drasticamente i ritmi di lavoro, sono spesso a contatto con persone infette e quindi soggetto ad un alto rischio di contagio. In modo encomiabile queste persone antepongono il “bene comune” al “bene proprio” e di riflesso ai bisogni delle proprie famiglie. Questo comporta delle importanti limitazioni e dei disagi nella gestione della propria vita privata e familiare ed alcuni casi anche dei costi aggiuntivi non preventivati. Pensiamo soprattutto in ambito famigliare e in particolare nella cura dei figli per chi nell’attuale emergenza non può occuparsene in prima persona e non può chiedere a parenti, in particolare a quelli anziani, di custodirli.
A tutto il personale sanitario e a tutti coloro che rimangono al servizio della collettività, impegnati nella lotta al Covid-19, va tutto il nostro sostegno e un grande ringraziamento per l’esemplare disponibilità, per lo spirito di sacrificio e per l’enorme lavoro che svolgono. Il nostro riconoscimento deve produrre anche effetti concreti. Per questo motivo, con la presente mozione chiediamo:
vengano assegnati aiuti finanziari a beneficio del personale sanitario e di tutto il personale impegnato in prima linea per fronteggiare la crisi sanitaria che permettano di coprire i maggior oneri che queste persone/famiglie hanno sopportato (e sopporteranno), in particolare per la gestione e custodia dei figli.
 
Claudio Isabella, Lorenzo Jelmini, Giorgio Fonio (granconsiglieri PPD e sindacalisti OCST)