Come tristemente noto la pandemia ha provocato parecchie vittime ed in particolar modo tra la popolazione anziana.
Ad essere particolarmente colpite, nel settore del sociosanitario, sono le case per anziani, che hanno dovuto assistere a perdite importanti tra i propri ospiti.
Proprio in questi giorni, a livello nazionale, si sta registrando un calo non solamente tra coloro che già risiedevano nelle strutture, ma anche tra i potenziali futuri ospiti. A fronte di questa tendenza siamo venuti a conoscenza del fatto che, a livello nazionale, diverse strutture potrebbero adottare delle misure drastiche, decidendo di ridurre il numero dei dipendenti.
Nel nostro Cantone non abbiamo ancora dati che attestino di un trend analogo. Tuttavia una certa preoccupazione incomincia a serpeggiare anche in questo ambito. È infatti inevitabile, ed attestato da diverse segnalazioni, che tra il personale delle case per anziani si sia creato un clima di timore, dovuto all’incognita circa il proprio futuro professionale.
Per questo motivo, desideriamo inoltrare un messaggio ai responsabili delle strutture e alle autorità ticinesi affinché qualsiasi decisione che dovesse interessare il personale venga valutata con la massima attenzione, ricordando in particolare che stiamo attraversando un periodo certo difficile ma, come tutti si augurano, temporaneo.
Riteniamo sia fondamentale ricordare che qualsiasi nuova modifica dell’organizzazione debba essere condivisa e discussa insieme ai sindacati.
Persuasi che il dialogo sia fondamentale per evitare il diffondersi di un clima di incertezza e timore, chiediamo alle direzioni delle case per anziani di favorire una comunicazione trasparente con il personale onde limitare il più possibile la diffusione di ulteriori tensioni.
Di fronte a una situazione pandemica che trascende il nostro controllo c’è qualcosa che si può e vale la pena fare.