I dipartimenti tecnici dell’Unione Europea hanno dato il loro consenso ufficiale ad una proposta in materia di disoccupazione elaborata dalla Conferenza europea dei sindacati (CES/ETUC, www.etuc.org).
L’ETUC ha chiesto di modificare gli articoli 64 e 65 del Regolamento UE n. 883/04 relativo al coordinamento dei sistemi nazionali di sicurezza sociale, un testo giuridico comunitario che si applica a tutti gli Stati aderenti all’Accordo sulla Libera Circolazione delle Persone.
L’articolo citato prevede che i frontalieri debbano richiedere l’indennità di disoccupazione nello Stato di residenza, ragione per cui i frontalieri residenti in Italia e attivi in Svizzera, in caso di perdita del posto di lavoro, sono tenuti a richiedere l’indennità NASPI erogata dall’INPS.
In base alla modifica proposta ora dal sindacato europeo, i frontalieri in futuro potrebbero avere diritto a percepire l’indennità di disoccupazione nello Stato dove hanno lavorato a partire dal sesto mese di disoccupazione in poi (i primi cinque mesi continuerebbero ad essere garantiti dallo Stato di residenza). È stato chiesto anche di potenziare il diritto per i lavoratori di tutta Europa a poter esportare la propria indennità di disoccupazione all’estero fino ad un massimo di quindici mesi per poter ricercare lavoro (il diritto oggi è di soli tre mesi).
Il condizionale è d’obbligo per due ragioni. La prima è che queste modifiche potranno divenire ufficiali solo se il Parlamento europeo voterà in modo favorevole, un fattore tutt’altro che scontato. Come detto per il momento è arrivato solamente l’ok dei tecnici dell’UE. La votazione del Parlamento avverrà nei prossimi mesi.
Inoltre – e qui sta la seconda ragione – qualora le misure proposte venissero approvate, non si applicherebbero in modo automatico anche alla Svizzera in quanto essa, in base agli accordi che ha con l’UE, in caso di modifiche sulla Libera Circolazione delle Persone ha il diritto a negoziare delle condizioni particolari di favore (compresa l’esenzione a dover applicare queste nuove norme).
 
Andrea Puglia