Nella sua seduta di martedì 14 settembre il Comitato direttivo dell’OCST ha discusso sul tema dei rincari. In particolare è stata approfondita la questione del previsto innalzamento dei premi di cassa malati e di quanto il Cantone sta facendo per arginare un ulteriore aumento dei costi per le famiglie.

È necessario intervenire in modo strutturale per affrontare questo problema che porta ormai più di un terzo dei ticinesi a ricevere un sussidio per far fronte alle spese. Gli importi dei premi inoltre diventano sempre più onerosi anche per coloro che non hanno diritto a ricevere il sostegno cantonale. 

L’OCST rende attenti sul fatto che l’inflazione riduce il reddito disponibile delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie, oltre che il potere d’acquisto dei loro risparmi. L’aumento dei prezzi ha in particolare colpito ambiti essenziali, come quello dell’energia e dell’alimentazione oltre che quello della salute. Per questo e per compensare l’aumento di produttività del lavoro dell’1% all’anno del 2020-2021 l’OCST chiederà alle aziende di aumentare i salari del 3,5%. 

È importante inoltre che le persone e le famiglie che si trovano in difficoltà a causa degli aumenti molto forti dei costi energetici possano essere sostenuti fino alla fine della crisi. Si tratta infatti di elementi irrinunciabili.

L’OCST chiede inoltre che le aziende che si trovano confrontate con un aumento molto forte dei costi dell’energia vengano sostenute con aiuti mirati che proteggano i posti di lavoro. In particolare è importante che possano fare ricorso al lavoro ridotto. Questa infatti è una crisi che rischia di spostare la produzione ancora maggiormente verso oriente. La Cina infatti può far capo al rifornimento di energia a basso prezzo grazie ad accordi in questo senso con la Russia.  

La preoccupazione per l’energia non riguarda solo l’aumento dei prezzi, ma anche la sua carenza. Per questo l’OCST, partecipando alla campagna promossa dalla Confederazione, invita le associate e gli associati ad evitare gli sprechi in ambito energetico e a cogliere l’occasione di questa crisi internazionale per assumere comportamenti virtuosi. Allo stesso modo è importante che Confederazione, Cantoni e Comuni sostengano in modo deciso una maggior produzione di energia a livello locale in particolare con l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di riscaldamento che utilizzano risorse locali. 

La situazione politica internazionale, come aveva già fatto la crisi sanitaria, deve renderci attenti di come sia essenziale conservare alle nostre latitudini gli ambiti produttivi, come anche il lavoro e le competenze. Troppe attività sono infatti ora ferme o rallentate a causa della carenza di componenti, la cui produzione è totalmente delegata ad altre zone del mondo. 

L’OCST ribadisce la sua opposizione alla riforma AVS 21. Infatti ad essere penalizzate sono le donne, che nel corso della vita ricevono un reddito complessivamente inferiore del 43,2% e che subiscono una differenza a livello pensionistico del 34,6%.