Il 3 giugno il Consiglio nazionale ha rifiutato di discutere l’iniziativa parlamentare Grossen con la quale i lavoratori sarebbero stati sempre più considerati come indipendenti. Di conseguenza, non sarebbero stati più assicurati contro la disoccupazione o gli infortuni.
Il 3 giugno il Consiglio nazionale non ha accolto l’iniziativa parlamentare Grossen nonostante fosse sostenuta da una maggioranza della Commissione della sicurezza sociale e della sanità pubblica (CSSS-N). L’iniziativa parlamentare mirava a garantire che lo statuto di «lavoratore indipendente» concordato tra le parti (datore di lavoro e personale) potesse essere determinante per stabilire se i lavoratori venissero classificati come dipendenti o indipendenti. La prassi attuale funziona e prevede innanzitutto che si tengano in considerazione criteri oggettivi per determinare il lavoro indipendente.
«Questi criteri oggettivi sono di fondamentale importanza perché i lavoratori dipendenti che si trovano in una posizione più debole sono spesso disposti ad accettare di essere classificati come lavoratori indipendenti», afferma Thomas Bauer, responsabile della politica economica. «I casi di falsi lavoratori indipendenti sono molto diffusi, ad esempio nel settore dell’edilizia, tra i parrucchieri, gli addetti alle pulizie o gli autisti. L’iniziativa parlamentare avrebbe permesso di legalizzare parzialmente questa pseudo-indipendenza», aggiunge Thomas Bauer.
Le conseguenze dell’accettazione dell’iniziativa sarebbero state gravi per i lavoratori interessati: nessuna protezione contro la disoccupazione, nessuna assicurazione contro gli infortuni, nessun contributo del datore di lavoro al regime pensionistico professionale. Anche la legge sul lavoro e le durate massime di lavoro o di riposo non sarebbero più stati applicati per loro. Le conseguenze sarebbero state rilevanti anche per la protezione dei salari. Dato che in Svizzera non esiste un salario minimo nazionale, i salari minimi negoziati nei contratti collettivi di lavoro sono di fondamentale importanza. Ma i lavoratori indipendenti, che non sono soggetti a contratti collettivi di lavoro né alla legge sui lavoratori distaccati, non sono tenuti a rispettare i minimi salariali né i salari usuali per località, professione o settore. Il lavoro indipendente fittizio è quindi una strategia diffusa per il dumping salariale, anche sulla base di un accordo tra le parti. Per questo, l’iniziativa parlamentare Grossen avrebbe indebolito notevolmente la protezione dei salari.
Con questa importante decisione del Consiglio nazionale, l’iniziativa parlamentare Grossen è stata archiviata. Travail.Suisse l’accoglie con favore e si dice sollevata che questo attacco frontale ai diritti dei lavoratori sia stato respinto.
Trad. C. Calderoni
