Polizia unica
La Polizia unica è sbucata di nuovo alla cronaca uscendo dal cilindro in cui era stata parcheggiata. I media e la carta stampata nel corso delle ultime settimane hanno ben illustrato la necessità di procedere ad una scelta. Lo sappiamo: si tratta di un argomento sostenuto dalla nostra associazione da diversi lustri.

Non entrando nel merito della peculiarità e delle svariate missioni importanti che i differenti corpi assolvono, oggettivamente abbiamo un dispendio di effettivi. Ottimizzare le forze sul campo deve essere uno dei prossimi obiettivi dello Stato. La polizia unica potrebbe quindi essere un modello per far fronte alle reali esigenze odierne come pure a quelle future.

«Turni in modalità concetto plus»
La nuova rotazione dei turni è frutto del grande lavoro della commissione turni riattivata a marzo 2020. Nuovi turni per così dire, perché sono entrati in vigore il primo di luglio dell’anno scorso per un periodo di prova che è stato più volte prolungato.
In questo caso le discussioni sono state positive e oserei dire entusiastiche. I nuovi turni raccolgono ampi consensi.
Proprio perché il tema è molto sensibile, sono davvero felice di potervi annunciare in questa sede che con l’avvento del nuovo anno la nuova turnistica verrà fissata all’interno di un ordine di servizio specifico.
 
Progetto «Fisica Mente»
Il capitale umano rappresenta uno dei principali punti di forza della Polizia Cantonale. La promozione della salute resta un obiettivo imprescindibile. In quest’ottica si inserisce anche il progetto denominato «Fisica Mente» finalizzato a perfezionare, attraverso un’analisi strutturata, le dinamiche per prevenire ogni possibile forma di disagio sull’ambiente di lavoro.
Per quanto concerne la parte psicologica, nel 2020 i collaboratori sono stati invitati a rispondere ad un questionario sullo stress (Job Stress Analysis).
Bisogna in questa sede ribadire che non è passato inosservato il dato che ha mostrato un senso di affaticamento di una parte del personale, soprattutto legato ai reparti di Gendarmeria. Questo risultato ha poi portato ad ulteriori approfondimenti e conseguenti incontri.
Nell’ambito del rapporto di corpo datato giugno 2022 sono stati presentati i risultati dello studio. È doveroso ribadire che vi è stata una sorta di delusione. Ci si aspettava delle misure di sostegno mirate a migliorare il benessere all’interno del Corpo. Nel corso dell’ultimo incontro con la Direzione di polizia ci siamo fatti portavoce di queste aspettative purtroppo disattese. Ci è stato risposto che sono in corso ulteriori approfondimenti nelle altre due Aree (Polizia Giudiziaria e Stato Maggiore), in modo da avere poi un quadro complessivo più omogeneo.
 
Progetto Body Cam
Le Body Cam attualmente in prova presso il Secondo Reparto di Gendarmeria insieme ai colleghi della Polizia comunale di Lugano stanno riscuotendo un buon successo tra i colleghi. L’utilizzo è puntuale, difatti l’agente di polizia decide con un tasto specifico di avviare la registrazione.
Poiché l’utilizzo di questi dispositivi elettronici è a tutela degli agenti di polizia, ci auguriamo che venga presto esteso anche agli altri reparti.
 
Attività sociale della sezione
Lo scorso 31 luglio abbiamo riproposto, dopo il successo dell’anno scorso, la festa estiva delle famiglie. La festa ha riscosso un’ottima affluenza tra associati e simpatizzanti.

Katia Benedetti, Presidente uscente

 

Mi sento di poter affermare che tutti, dai gendarmi, agli ispettori, ai funzionari dirigenti, siamo concordi che l’attrattività del posto di lavoro pubblico, rispettivamente del posto in polizia, vada mantenuta e difesa. E tale attrattività proviene sì dalla tipologia di lavoro, che deve essere appagante, interessante, dinamica, ma anche dalle condizioni quadro adeguate, come il salario, la rendita pensionistica, le indennità...
Chi tiene al proprio Paese, vuole che esso possa offrire ai cittadini una qualità di vita, una sicurezza nelle istituzioni e nel valore dei servizi da esse forniti, che lo possa mantenere attrattivo. Pertanto il cittadino che incontra sulla sua strada la polizia ha delle aspettative alte, che vanno ripagate con delle prestazioni proporzionate. Per questo bisogna mantenere un buon livello: ma questo, come ben sappiamo, ha un costo. Bisogna reperire le risorse umane adeguate, garantire delle buone condizioni quadro e di salario, un posto di lavoro che possa soddisfare ed appagare, una possibilità di carriera ed infine una pensione dignitosa.
È inutile nasconderlo, nel mio cuore c’è la Gendarmeria. È anche l’area da dove attualmente affiorano i malumori maggiori, che scaturiscono innanzitutto da una mancanza di effettivi, paragonati ai compiti da svolgere.
Le esigenze di una società in continua e vieppiù marcata evoluzione e di riflesso la maggior attenzione richiesta dal primo dei compiti elencati dalla legge sulla polizia, la prevenzione, hanno fatto sì che fosse necessario creare specifiche sezioni e gruppi, che con ragguardevole sforzo e risultato si sono sviluppati e attivati. Questi effettivi sono però «partiti» in gran parte dalla Gendarmeria, dove non si è più riusciti a compensarne la mancanza.
Fortunatamente la qualità delle prestazioni offerte al cittadino rimane solida e di riconosciuto valore.
Chiaramente vogliamo essere i presidenti di tutta la polizia, nel nostro operato non dimenticheremo le altre aree (ed anche per questo che è funzionale una doppia presidenza) da cui le sollecitazioni sono meno frequenti, ma che meritano comunque un occhio attento e vigile.
Pertanto queste mie parole sono una presa di impegno verso tutti gli associati, nel voler dare seguito alle loro richieste ed attenzione ai loro bisogni futuri.

Omero Maroni. Copresidente

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