Con l’adozione della mozione 23.3699 della consigliera agli Stati Marianne Maret, il Consiglio degli Stati ha preso il 28 settembre un’importante decisione a favore della promozione della formazione continua, anche in caso di reinserimento professionale.

Nel quadro di un’offensiva per la formazione continua, Travail.Suisse chiede obiettivi chiari per la formazione di recupero, lo sviluppo dell’orientamento professionale, universitario e di carriera, e un maggiore sostegno finanziario per la formazione continua, in particolare per il reinserimento delle persone in un’attività professionale.

La mozione Maret chiede un maggior sostegno finanziario per le persone che necessitano di una formazione continua o di una nuova formazione professionale ai fini di riqualifica. Particolare attenzione dovrebbe essere posta alle persone che hanno lasciato volontariamente il lavoro, che si sono prese cura dei figli e che non possono beneficiare delle misure dell’assicurazione contro la disoccupazione al momento del loro reinserimento lavorativo. Per Travail.Suisse, l’organizzazione mantello indipendente dei lavoratori e delle lavoratrici, questa mozione è un passo nella giusta direzione.
La formazione continua e l’apprendimento permanente sono tra i pilastri fondamentali per un’integrazione durevole nel mercato del lavoro. Travail.Suisse chiede da tempo un’offensiva a favore della formazione continua che si concentri in particolare sul sostegno finanziario per le persone che desiderano formarsi, che inoltre ne faciliti l’accesso, migliori l’informazione e la consulenza, e offra migliori tempistiche. Il finanziamento è uno dei maggiori ostacoli alla partecipazione alla formazione continua. Vi sono notevoli lacune nel sostegno dello Stato e quello dei datori di lavoro discrimina sia le persone con livelli di istruzione più bassi sia le persone che lavorano a tempo parziale. «Le persone che riprendono la formazione si trovano abbandonate due volte, sia per l’assenza di un datore di lavoro che per l’insufficiente accesso al sostegno dello Stato» afferma Gabriel Fischer, responsabile della politica di formazione di Travail.Suisse.
Oltre al sostegno finanziario, le persone che riprendono il lavoro hanno anche bisogno di consigli. In questo contesto, c’è un urgente bisogno di estendere «viamia». «Viamia» che offre gratuitamente un bilancio delle competenze, è nata di recente per le persone di età superiore ai 40 anni. Travail.Suisse chiede che questa offerta sia estesa anche ai più giovani che tornano al lavoro. Inoltre, la Confederazione deve mantenere il contributo finanziario anche per queste offerte. Travail.Suisse respinge categoricamente il ritiro della Confederazione dal finanziamento «viamia» proposto nel messaggio ERI 2025-2028.

Gabriel Fischer    
Trad. C. Calderoni