Il settore della polizia, sempre più spesso, si trova confrontato con la concorrenza di altri interpreti collegati al mondo della sicurezza. Concorrenza che, a volte, porta importanti perdite di agenti di polizia che si dirigono verso lidi più attrattivi. L’agente di polizia cantonale infatti, troppo spesso, si trova confrontato con condizioni lavorative “gessate” e che non possono essere modificate secondo le reali esigenze di servizio.
Prima di tutto ci teniamo a ringraziare tutti coloro che sono attivi in questo importante settore e che permettono alla nostra cittadinanza la necessaria protezione e sicurezza.
Gli agenti di polizia, proprio per garantire la dovuta sicurezza alla cittadinanza durante l’arco dell’intera giornata, sono confrontati con turni di lavoro univoci e particolari. Pensiamo ad esempio che si lavora a turni, nelle ore notturne, al sabato e alla domenica, nei giorni festivi (parificati alla domenica e non) o con ore straordinarie difficilmente programmate (pensiamo agli interventi nelle ultime ore del turno). Oggi le condizioni lavorative sono normate dall’ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti (LORD). Evidentemente, la LORD, tende a regolamentare la parte più importante - a livello numerico - dei collaboratori attivi nell’amministrazione pubblica, coloro quindi che lavorano con orari tendenzialmente regolari. È però difficile paragonare, e parificare, in un unico Statuto collaboratori e collaboratrici con condizioni di lavoro differenti. Condizioni che creano pertanto importanti problemi. Troppo spesso anche coloro che si trovano a dover prendere le decisioni hanno le cosiddette “mani legate”. Ciò avviene per via della legislazione attuale di riferimento che non permette di poter agevolare o adattare le differenti condizioni d’impiego per i differenti collaboratori dipendenti dello Stato.
Pertanto per poter compensare la concorrenza con gli altri ambiti attivi nella sicurezza, ad esempio le Polizie comunali o la Polizia Ferroviaria, è necessario modificare la legislazione così da permettere di creare un ”vestito su misura”, un regolamento più adatto e più consono alle esigenze di servizio della Polizia. Peraltro, proprio come già avviene in molti altri Cantoni Svizzeri (Ginevra, Vallese, ecc.).
Alla luce delle sopra indicate premesse, con il presente atto parlamentare, si propone uno Statuto speciale per i collaboratori della Polizia che sia parte integrante della LORD ma che
permetta di regolamentare le particolari esigenze di chi lavora nell’ambito della sicurezza.
Mozione presentata il 13 febbraio 2023 da Claudio Isabella e Giorgio Fonio