Nei cinque anni compresi tra il 2014 e il 2018, le persone aventi esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione sono state in media 37’700 all’anno.
 Entro l’anno seguente all’esaurimento di tale diritto, già più della metà (55%) di loro era di nuovo occupata. Cinque anni dopo l’esaurimento del diritto il 63% delle persone era occupato, il 15% era ancora alla ricerca di lavoro e il 22% si era ritirato dal mercato del lavoro. Tra le persone aventi esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione, quelle di età compresa tra i 45 e i 64 anni erano sovrarappresentate: erano infatti il 48%, quando invece rappresentavano il 41% di tutti i disoccupati e il 42% della popolazione attiva. 
 
Più flessibilità e lavoro a tempo parziale
Le persone aventi esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione che sono rientrate nel mondo del lavoro erano attive in rapporti di lavoro atipici più spesso degli altri lavoratori. Il 9% di loro, infatti, lavorava su chiamata (insieme dei lavoratori: 5%) e il 4% riceveva lavoro e salario da un’agenzia di collocamento (insieme dei lavoratori: 1%). Mentre il 91% del totale dei lavoratori aveva un contratto a tempo indeterminato, tra le persone che prima di ritrovare lavoro avevano esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione la quota si attestava all’86%.
Il 27% degli uomini che avevano esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione ha ritrovato un lavoro a tempo parziale, mentre se si considera l’intera popolazione attiva maschile la quota era del 15%. Questa differenza si rileva anche tra le donne (che erano rispettivamente il 69 e il 60%).
Il 51% delle persone attive che dopo aver esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione lavoravano a tempo parziale avrebbe voluto un grado di occupazione più alto e sarebbe stato pronto a iniziare a lavorare con un grado di occupazione superiore entro tre mesi. Queste persone sono considerate sottoccupate. Tra le persone occupate a tempo parziale che non avevano esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione tale quota era di 2,4 volte inferiore (21%).
 
Salari più bassi per le persone che hanno esaurito il diritto all’indennità
Mentre il salario orario mediano (lordo) per i dipendenti è di 36,10 franchi, per chi è tornato a lavorare dopo aver esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione tale salario si attestava a 28,00 franchi. Il divario retributivo tra i quadri dirigenti presi nel complesso e quelli che in passato avevano esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione era particolarmente marcato (54,90 contro 41,20 franchi). Nella categoria dei lavoratori non qualificati, questo divario era di gran lunga inferiore: 25,00 franchi per il totale dei lavoratori contro 24,00 franchi per quelli che avevano esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione.
 
Peggiore anche lo stato di salute
Indipendentemente dall’età, le persone aventi esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione mostravano uno stato di salute peggiore rispetto alla popolazione attiva. Circa una persona su dieci (11%) di quelle aventi esaurito tale diritto e di età compresa tra i 45 e i 64 anni ha dichiarato che il proprio stato di salute era cattivo o addirittura pessimo, mentre tale quota si attestava al 2% tra la popolazione attiva. Anche nella fascia di età compresa tra i 30 e i 44 anni si rileva una grande differenza (il 6% contro l’1% della popolazione attiva).