Lo scorso 7 ottobre presso la sede dell’OCST di Lugano, si è tenuto un incontro formativo sul ruolo della commissione del personale.

L’iniziativa è stata organizzata dal comitato industria del segretariato di Lamone. Lo scopo della giornata è stato quello di rispondere a tre fondamentali esigenze che in questi ultimi mesi emergevano chiaramente dai diversi contesti professionali:
- Dare il giusto merito ad un ruolo che negli ultimi due anni ha subito fortissime pressioni e si è dovuto addossare importanti sfide.
- Riconfermare anche a noi operatori sindacali l’importanza vitale delle commissioni del personale senza le quali la nostra conoscenza dei problemi veri non emergerebbe.
- Discutere su come attualizzare e rendere affascinante questo ruolo alle nuove generazioni che sempre meno si coinvolgono nella vita sociale sui posti di lavoro.
Hanno partecipato una trentina di lavoratrici e lavoratori. A moderare l’incontro è stato Marco Cirronis, oggi apprezzato collega, già storico delegato che per almeno due decenni si è distinto come abile ed appassionato membro di commissione. Marco ha raccontato la sua storia professionale di dipendente presso un importante gruppo industriale ed ha descritto le tappe principali della sua vita sindacale in azienda. Ha spiegato l’importanza delle relazioni con i colleghi, quanto sia determinante avere un reciproco rapporto di stima con le direzioni e quanto siano strategici l’affiatamento e la complicità con il proprio sindacato di riferimento. Non può lasciare, proprio oggi, indifferenti l’affettuoso accenno che Marco ha fatto a Giovanni Scolari, grande punto di riferimento nell’ambito dell’industria cantonale e mentore di un’intera generazione di fiduciari e delegati.
Ospite di grande prestigio è stato il già segretario cantonale Meinrado Robbiani che ha regalato a tutti i presenti una lezione sul senso della partecipazione sindacale alla luce delle tante provocazioni cui oggi è sottoposto il mercato del lavoro. In un momento storico in cui sarebbe più facile disperarsi, lo spunto è invece quello di trovare nuovi ambiti dove poter intervenire. L’invito è quello di non farsi vincere dai problemi seppure delicati come la crisi climatica, l’inflazione, l’aumento dei costi e una generalizzata instabilità geopolitica, ma di sfruttare nuove opportunità per rinnovare il mondo del lavoro. La migliore soluzione è quella della cooperazione ovvero puntare tutto sullo sviluppo di un’intelligenza collettiva, sulla capacità di collaborare tra i diversi comparti per generare vantaggi ed innovazione. È evidente che «le trasformazioni sono epocali; la posta in gioco epocale. La risposta alle sfide odierne non può che essere collettiva […] ed il ruolo delle commissioni del personale è strategico oltre ad essere importante l’impegno sindacale di ogni lavoratore».


Comitato Industria OCST Luganese