Nel suo incontro online di martedì 10 novembre il Comitato direttivo dell’OCST ha preso la decisione di sostenere l’iniziativa “Per multinazionali responsabili” in votazione il prossimo 29 novembre.
Maddalena Ermotti Lepori, granconsigliera e membro del comitato borghese a favore dell’iniziativa, è intervenuta dichiarando il proprio sostegno “perché, ha detto, l’iniziativa chiede un’ovvietà: le imprese con sede in Svizzera devono rispondere dei danni causati alle persone e alla natura.L’Iniziativa per multinazionali responsabili si focalizza sulle violazioni dei diritti umani che colpiscono soprattutto le persone più povere e indifese, dando accesso alla giustizia a chi attualmente non ha né il potere né i mezzi per far causa, e vive in paesi con un sistema giudiziario debole. Allo stesso tempo, l'Iniziativa lancia un appello urgente al nostro Governo, alle nostre imprese e alla comunità internazionale affinché ci si schieri in modo più deciso e senza compromessi per il riconoscimento e il rispetto dei diritti umani in tutto il mondo”.
Il Comitato direttivo ritiene che un’economia forte e sana non possa prescindere dalla valutazione etica dell’operato delle aziende. Le lavoratrici e i lavoratori dell’OCST sono in questo modo solidali con chi vive in paesi dove la salute e i diritti umani sono meno garantiti che alle nostre latitudini.
Secondo il Comitato direttivo dell’OCST l’iniziativa non va a penalizzare le aziende, al contrario chiede a tutte le multinazionali di fare quel passo che l’economia del futuro richiede e che già molte aziende hanno fatto. È la “globalizzazione dei diritti” di cui parla papa Francesco nella sua recente enciclica.
Di certo non si tratta, come i detrattori vogliono far credere, di un’iniziativa neocolonialista, quanto piuttosto di combattere proprio l’atteggiamento neocolonialista di alcune multinazionali. Inoltre non è vero che le piccole-medie imprese verranno toccate dall’iniziativa.
L’OCST sottolinea inoltre che molti Paesi stanno introducendo legislazioni simili, la cui diffusione garantirà una maggiore protezione a chi attualmente subisce danni per l’operato di poche aziende senza scrupoli votate al profitto.