Dobbiamo purtroppo constatare come la riforma AVS 21 sia stata approvata da una risicatissima maggioranza dei votanti. Ancora una volta c’è una netta divisione tra quanto sostenuto in Ticino e nei cantoni romandi e quanto scelto nei cantoni di lingua tedesca. Ma la divisione più forte, che è emersa nettamente nei sondaggi, è quella fra donne e uomini. Oggi è stata in sostanza presa una decisione che scontenta decisamente la parte femminile dei votanti.

 

È importante che la politica rifletta su questo fatto e prenda in seria considerazione le argomentazioni di chi, come il sindacato OCST, era contrario a questa riforma. È importante in particolare che vengano riviste le assurde decisioni prese a livello nazionale da parte di chi ostacola una riforma della Legge previdenza professionale. È necessario che le rendite delle donne vengano nettamente migliorate a livello di LPP: una differenza a livello pensionistico del 37% con gli uomini non è in nessun modo accettabile ed è pure inaccettabile che troppe lavoratrici non abbiano un Secondo pilastro. Invece il Parlamento ha respinto l’interessante soluzione di compromesso proposta congiuntamente dai sindacati e dal padronato scegliendo di favorire, di fatto, gli assicuratori che vorrebbero evitare una riforma.

 

Chiediamo che la Deputazione ticinese alle Camere federali si incarichi di rappresentare il pensiero della maggior parte dei votanti del nostro Cantone e sostenga un'adeguata riforma della Legge previdenza professionale.


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