Anche OCST donna-lavoro, insieme ad altre 18 organizzazioni tra le quali Travail.Suisse e Syna, ha partecipato alla manifestazione nazionale per la parità salariale #Enough18 che si è svolta sabato 22 settembre a Berna.
Nonostante la parità salariale sia un diritto acquisito e iscritto nella costituzione da ben 37 anni, non è mai di fatto stato concretizzato. Prova ne è che le donne continuano a guadagnare il 20% in meno degli uomini (disparità salariale) e di questa differenza il 7% non è spiegabile da fattori oggettivi (discriminazione). Se la discriminazione è totalmente inaccettabile, anche la disparità è da combattere, perché dipende da un modello di organizzazione del lavoro e della società che non è favorevole alle donne e alle famiglie.
Inoltre le conseguenze della differenza salariale incidono notevolmente sul reddito, dato che si calcola che, mediamente a livello svizzero, le donne perdano 590 fr. al mese e complessivamente 10 miliardi di franchi all’anno. Queste differenze incidono in maniera ancor più marcata a livello pensionistico.
Queste cifre sono un chiaro segnale che la Legge sulla parità dei sessi deve essere resa più efficace. La prossima settimana il Consiglio nazionale discuterà proprio della revisione di questa legge. I manifestanti in piazza Federale oggi sollecitano con decisione un cambiamento di rotta e l’introduzione di misure efficaci per combattere la disparità salariale.
OCST dice basta e chiede finalmente la parità salariale!
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