Dopo la chiusura della fase di concorso e l’evasione di un ricorso, il comitato di Vivere Lambertenghi ha ripreso il processo partecipativo che vuole portare alla definizione dei dettagli del progetto della palazzina che sorgerà sul sedime delle AIL in via Bertaro Lambertenghi, con destinazione ad appartamenti a pigione moderata.

Il 1. febbraio scorso, presso il salone dell’Hotel Ceresio a Lugano, la serata pubblica ha visto la partecipazione di oltre sessanta persone, tra cui almeno quindici tra famiglie monoparentali, anziani, portatori di disabilità e famiglie con bambini, che hanno messo in campo un interessante dibattito e una costruttiva discussione su questo progetto innovativo per la città di Lugano. Si tratta infatti di una primizia nel panorama cittadino nel campo delle abitazioni a pigione moderata.
Il Comitato ha voluto dare voce e ascoltare le suggestioni e le richieste provenienti dalle tante persone interessate cercando di raggiungere diversi obiettivi. Innanzitutto destare l’interesse nella cittadinanza luganese tenendo viva la discussione su queste importanti tematiche in tempi in cui le famiglie faticano sempre più a far quadrare il bilancio della propria economia e non da ultimo creare un sano senso di appartenenza tra gli abitanti e i fruitori del progetto.
La serata è stata l’occasione per promuovere una scelta fatta dal comitato, ossia l’adesione al Manifesto del «Design for All», come innovativo metodo di progettazione inclusiva, promosso dall’associazione «inclusione andicap ticino», presentato dall’arch. Caterina Cavo. Il Manifesto propone di integrare sin dalle prime fasi di progettazione, i concetti di inclusione sociale, l’uguaglianza e la parità di diritto.
Si apre quindi la fase progettuale di dettaglio che porterà, entro l’estate 2024, alla presentazione della domanda di costruzione.

www.viverelambertenghi.ch

https://designforall.ch/it/manifesto-design-for-all

Aldo Ragusa