La domanda che domina queste settimane è particolarmente degna di essere approfondita. Imporre o meno un obbligo di vaccinazione, specialmente per il personale occupato nel settore sociosanitario?
La questione è rilevante e delicata perché si pone all’intersezione di due insiemi di valori ai quali va data massima attenzione: da una parte la salute pubblica, dall’altra l’autodeterminazione sul proprio corpo.
Come uscire da questa impasse senza forzature nell’una e nell’altra direzione, che rischiano di creare inutili spaccature? Non è certo un tema sul quale provocare un dialogo da tifoseria che tanto abbiamo apprezzato nei recenti Europei. Il vaccino è infatti uno strumento pensato per proteggere se stessi e, di conseguenza, la comunità da un virus del quale tutti abbiamo potuto sperimentare l’estrema pericolosità. L’obiettivo è di riprendere la vita sociale: l’incontro sereno con gli altri che tanto è mancato in questi mesi e che tanto ha minato il nostro equilibrio. Il passo di fiducia verso ciò che la scienza medica ha messo a disposizione tuttavia non può essere imposto.
La questione si pone in modo particolare nell’ambito lavorativo e specialmente nel settore della salute, ma anche in quegli ambiti nei quali si è particolarmente esposti al contatto con le persone, come nella scuola.
La risposta è da ricercare nella responsabilità collettiva e personale e nel rispetto, due atteggiamenti sui quali il nostro Paese ha molto contato per affrontare la pandemia e che certo non mancano al personale sociosanitario che in questo frangente ha dimostrato una grandissima generosità.
Siamo contrari all’imposizione di un obbligo di vaccinazione perché riteniamo che sia importante guadagnare un’adesione consapevole e non imposta alla campagna vaccinale. Chiediamo cioè che il personale venga informato e, se necessario, rassicurato e che venga chiesto a chi non si è ancora sottoposto alla vaccinazione, come accade del resto per le epidemie influenzali annuali, di rispettare ogni norma di igiene che consenta di proteggere la salute dei colleghi, dei pazienti, degli ospiti, dei clienti.