Dopo il grande successo della manifestazione del 22 novembre 2023, che ha visto radunate quasi 6'000 persone a Bellinzona, i Sindacati OCST, SIT e VPOD hanno continuato la loro azione sul Governo e sul Parlamento per ottenere il riconoscimento del carovita (pari a 1,4% annuo secondo l’indice di novembre 2023) e l’abolizione del taglio degli stipendi (2% oltre 60'000 fr quota esente per un grado d’occupazione al 100%). La quantificazione della compensazione del carovita è stata oggetto di un primo incontro tra i Sindacati e il Governo in data 11 dicembre 2023: essa potrebbe essere discussa e votata dal Parlamento nella sessione del 22 gennaio 2024 (con modifica di preventivo) assieme al voto sul decreto legislativo sul 2%. Il Governo ipotizza l’esame di un’indennità per il carovita (e non di un adeguamento al carovita della scala stipendi). Inoltre il Governo ha indetto un nuovo incontro con i sindacati il 10 gennaio 2024.
In questo contesto di mobilitazione e di trattativa i Sindacati sviluppano e appoggiano l’organizzazione di misure di lotta adatte ad ogni settore volte ad ottenere il mantenimento del potere d’acquisto delle/dei dipendenti.
In questa ottica i Sindacati assieme alle organizzazioni e associazioni interessate intendono:
- sviluppare misure di lotta settoriali, compreso lo sciopero, con il sostegno da parte di collegi docenti, riunioni/assemblee di personale e commissioni del personale nei posti di lavoro;
- favorire l’organizzazione di casse di solidarietà che equiparino le perdite di sciopero, in particolare nelle singole scuole cantonali: questo perché la distribuzione delle ore nei giorni è diversa da docente a docente, ragion per cui le perdite per docenti con numerose ore in un giorno di sciopero possono arrivare a 800 fr, mentre per altri docenti possono essere nulle (l’indennità massima di sciopero è di 160 fr giornalieri).
Le lavoratrici e i lavoratori riuniti nell’assemblea 11.12.23 di Bellinzona ribadiscono la richiesta al Parlamento e al Governo di preservare l’intero potere d’acquisto delle/dei dipendenti e di rinunciare ai tagli che peggiorano la qualità di vita della popolazione, in particolare indebolendo i servizi al pubblico e diminuendo il diritto ai sussidi per la riduzione dei premi cassa malati.
Le lavoratrici e i lavoratori appoggiano inoltre la manifestazione di sabato 20 gennaio 2024 indetta dal Comitato NO ai tagli e invitano tutti a partecipare numerosi.
Qualora nella sessione del 22 gennaio 2024 il Parlamento dovesse approvare i decreti legislativi che tagliano gli stipendi e i sussidi cantonali di cassa malati i Sindacati riconvocheranno in assemblea le lavoratrici e i lavoratori per discutere della raccolta firme a sostegno degli eventuali referendum lanciati dal Comitato No ai tagli.
È necessario un cambiamento di paradigma nella gestione delle finanze pubbliche: il decreto Morisoli e il freno costituzionale all’indebitamento vanno assolutamente rivisti, tenuto conto che vi sarà un impatto negativo non solamente nel 2024, ma ancor più grave nel 2025 per la popolazione e per i servizi al pubblico. I Sindacati, coinvolgendo le lavoratrici e i lavoratori, esamineranno pertanto le proposte per superare questi artificiosi corsetti finanziari dettati da visioni rigidamente contabili della spesa pubblica.
La lotta sindacale dovrà proseguire in modo forte e unitario. I Sindacati VPOD, OCST e SIT invitano le lavoratrici e i lavoratori a partecipare ad una nuova assemblea lunedì 29 gennaio alle 20 a Bellinzona per organizzare il proseguimento dell’azione sindacale unitaria alla luce delle decisioni finali prese dalle autorità cantonali nella sessione parlamentare del 22 gennaio 2024.